Infiltrazioni: i rimedi fai da te

Con l’arrivo dell’autunno le giornate piovose diventano sempre più frequenti. Passate le vacanze estive l’uso dei camper diventa sporadico, se non nullo, bisogna quindi parcheggiare il veicolo e trovare una sistemazione adatta per il suo rimessaggio.
Ecco che, lasciare il camper sotto l’azione diretta delle intemperie a lungo, può comportare il verificarsi di fastidiosi fenomeni di infiltrazione d’acqua.

Come si verificano le infiltrazioni d’acqua?

La struttura di un camper è composta in buona parte da legno, ecco perché le infiltrazioni diventano tanto insidiose per la solidità e la sicurezza del veicolo.
L’abitacolo del camper è composto da un’infinità di elementi assemblati fra loro, l’intera struttura viene poi attentamente isolata dall’acqua da tutta una serie di guarnizioni e materiali isolanti, sia interni che esterni.
Anno dopo anno, viaggio dopo viaggio, le naturali vibrazioni del veicolo vanno lentamente a compromettere la tenuta di queste guarnizioni. Questo deterioramento è ancora più rapido se il camper viene lasciato a lungo esposto alla pioggia, alla neve, al ghiaccio o al sole.
Ecco perché è consigliabile innanzitutto valutare l’ipotesi del rimessaggio professionale, in secondo luogo, effettuare dei controlli approfonditi circa ogni 3-4 anni.

Come individuare le infiltrazioni?

L’individuazione delle infiltrazioni d’acqua non è sempre un’opera semplice, la pericolosità di questi fenomeni risiede proprio nel fatto che non sono semplici da individuare. Quando l’infiltrazione si verifica, tende a intaccare le componenti lignee molto rapidamente ma senza dare immediati segni evidenti a seconda della zona in cui si verifica.
Tuttavia, con gli adeguati controlli, è comunque possibile intercettare eventuali infiltrazioni.
Per prima cosa, è utile capire quali sono i punti potenzialmente più esposti all’ingresso dell’acqua: sicuramente oblò e finestre, in secondo luogo paraurti e bandelle laterali ed infine porte e portelloni.
Vi sono poi una serie di segnali più o meno evidenti, che possono facilitare l’individuazione delle infiltrazioni:

  • Odore di muffa: il primo segnale a cui si deve prestare attenzione è l’odore all’interno della cellula abitativa, il legno quando comincia a marcire, ha un odore piuttosto caratteristico, che in un ambiente chiuso può essere facilmente avvertito.
  • Gonfiore e umidità: se vi è un infiltrazione le componenti lignee inizieranno sicuramente a gonfiarsi divenendo sempre più morbide e fragili. Ecco perché, per individuare la presenza di infiltrazioni, può essere utile esercitare una certa forza lungo tutte le pareti esterne ed interne, con particolare attenzione poi al sottotetto e al gradino estraibile in prossimità della porta.

I rimedi fai da te per contrastare le infiltrazioni

Premesso che nei casi di infiltrazioni diffuse è necessario rivolgersi ad officine specializzate in questo genere di lavori, è  comunque possibile effettuare dei piccoli interventi fai da te per contrastare il fenomeno.
Se si riesce ad individuare il punto in cui l’acqua riesce a penetrare, la prima operazione da fare è rimuovere vecchie guarnizioni e giunzioni, pulire affondo la zona interessata e sigillarla nuovamente con del sigillante poliuretanico. Questa operazione andrebbe comunque effettuata ogni 3-4 anni, proprio per prevenire eventuali infiltrazioni future.
Se invece l’infiltrazione non deriva da punti di giunzione quali porte e finestre, non resta che indagare l’origine del problema più a fondo. Si può quindi passare all’indagine delle zone interne e qualora non si riuscisse ad individuare il punto esatto in cui vi è l’infiltrazione, è necessario procedere col taglio netto dei rivestimenti interni, individuare le zone interessate e sostituirle con nuovi pannelli in compensato e nuovi elementi di legno, alluminio e polistirolo. Per finire, bisogna poi richiudere il buco precedentemente creato con della vetroresina.
Le operazioni da fare non sono semplicissime, richiedono una certa dimestichezza con strumenti e materiali da utilizzare.

infiltrazioni-2

In conclusione, per evitare che fenomeni di infiltrazione d’acqua possano verificarsi con maggiore probabilità, la scelta migliore è quella di scegliere attentamente il luogo in cui parcheggiare il camper in periodi di inutilizzo. È fondamentale riporre il veicolo al riparo dalle intemperie, principali responsabili del deterioramento delle guarnizioni, la scelta di un rimessaggio professionale al coperto, in tal senso si rivela la più opportuna e lungimirante.

Facebook