Come installare un sistema di riscaldamento e di aria condizionata al tuo camper

E’ giusto ricordare come sia importante avere un sistema di riscaldamento e/o ad aria condizionata funzionante per il proprio camper, così da poterne usufruire durante qualsiasi viaggio senza temere le alte o le basse temperature.

Le differenze trai due sono nette, poiché anche se entrambi sono degli strumenti per l’aerazione degli ambienti, posseggono comune dei tratti caratteristici che li differenziano l’uno dall’altro.

Nello specifico, posseggono alcune vere e proprie connotazioni (anche strutturali) che li contraddistinguono:

  • Metodo di installazione
  • Manutenzione
  • Modalità di scarico
  • Ricircolo dell’aria (interno/esterno)
  • Possibilità di funzioni integrative (alcuni modelli non permettono quest’ultima condizione)

Queste sono solo alcune delle molteplici differenze che possiamo riscontrare analizzandoli.
Sono comunque tutte riconducibili alla loro finalità, poiché un impianto per condurre aria calda, sicuramente non potrà essere uguale e/o simile a uno per raffreddarla.

Vengono tenuti distinti, ma nella maggior parte dei casi si ricerca una integrazione equilibrata tra i due per limitare gli spazi utilizzati e non ingombrare ulteriormente le zone comuni del camper.
D’altronde è auspicabile utilizzare la logica per questo tipo di scelta, dal momento che viaggiando non si conoscono le condizioni climatiche dei luoghi da visitare, ponendo così delle incognite da non sottovalutare.

Prima di decidere infatti, è bene conoscere bene le proprie esigenze, soprattutto in termini di temperatura ideale, che nella norma dovrebbe aggirarsi attorno ai 20-25 gradi all’interno di qualsiasi ambiente domestico in cui vivere.

Optare per un sistema o per l’altro quindi, non dipende tanto dalla conformazione del veicolo su cui dovrà essere installato, ma dal modo in cui dovremo usufruirne: punto fondamentale da tenere in considerazione.
Non è segreto infatti, che sia oltremodo giusto porsi domande ben specifiche prima di procedere all’acquisto e scegliere quello più adatto:

  • Mi serve il riscaldamento, aria condizionata o entrambi?
  • In che modo mi servono?
  • Qual è la temperatura ideale in cui voglio stare?
  • Opterò per mete calde o fredde?
  • Quanto tempo passo all’interno del mio camper?
  • Posso optare per sistemi mobili? (non fissati alle pareti)
  • Di che spazio posso usufruire?

Quali fattori prendere in considerazione?

I fattori di cui tenere conto non sono pochi, anzi sono tutti diversi, e nessuno poco importante.
Solitamente però ci si basa essenzialmente sulla conformazione dell’ambiente in cui si deve stare, grazie al quale si potrà pensare poi a un progetto concreto da cui partire.

Seguendo le regole di costruzione di ogni camper, e soprattutto a quelle inerenti ai singoli spazi abitativi, potrete già effettuare una prima scelta pensando all’ingombro che ogni sistema avrà dopo il montaggio completo, il quale vi darà un quadro esaustivo sulle effettive aree utilizzate e la loro grandezza.

In base a questa valutazione sommaria potrete così continuare la vostra ricerca e renderla più specifica, affinando le caratteristiche di cui tenere in considerazione.
Di fatto sono i dettagli che fan la differenza, poiché alle volte e molto più conveniente scegliere per un sistema misto piuttosto che singolo (ad una sola destinazione d’uso).

Risparmiare spazio, ma anche qualche spesa in bolletta a fine mese, è decisamente un ottimo incentivo per vagliare più opzioni e non fermarsi a quelle che si ritengono all’apparenza ‘comode’.

Non tutti i camper sono uguali, per questo in commercio se ne posso trovare almeno quattro tipologie diverse:

  • Autocaravan mansardati (con mansarda)
  • Semi-integrali o profilati (sono utilizzati soprattutto per tratte di media durata)
  • Motorhome o integrali (un blocco unico)
  • Camper puro: furgonato, furgone camperizzato, o van.

La differenza la fa l’unità abitativa (o cellula) che li compone, fondamentale come già descritto, per dare una linea di massima su come agire.

Come installare un sistema di riscaldamento per il camper?

Montare un sistema simile non è sicuramente semplice, poiché bisogna comunque pensare a tutte le sue componenti, che se non ottimamente gestite, occuperanno spazio utile.

Per questo, tantissimi camperisti hanno deciso di acquistare tecnologie mobili e facilmente gestibili senza troppe difficoltà.

Le caratteristiche

Ci sono quattro alternative su cui fare affidamento, e sono:

  • Riscaldamento ad acqua (meno diffuso rispetto agli altri)
  • Stufa alimentata a gas (spesso abbinato a un boiler)
  • Riscaldamento con pannelli radianti
  • Riscaldatore a gasolio (praticamente non più in uso rispetto ai precedenti modelli)

Il più diffuso è quello che utilizza la tecnologia a gas, nel quale la caldaia è collegata a una serie di bocchette (in numero variabile) che immettono aria calda in tutti gli ambienti interni del veicolo e nei suoi gavoni.

La convenienza di questo metodo di riscaldamento lo rende uno dei più apprezzati, poiché comunque può rimanere autonomo e gestito anche senza l’ausilio di qualsivoglia contatore.
Viene attivato a comando, e solo quando se ne senta il bisogno, permettendo così di non incorrere in inutili sprechi di energia e carburante.

In che modo installare un sistema ad aria condizionata invece?

L’aria condizionata rispetto a un sistema di riscaldamento, necessita di una installazione diversa.
Solitamente sono degli ‘split’ meccanici fissi da parete, che la maggior parte delle volte sono collegati l’uno con l’altro per poter agire in maniera contemporanea e omogenea all’interno di tutti gli ambienti in cui sono stati posizionati.

Una valida alternativa a questo metodo, può essere il raffrescatore evaporativo, che altro non è che un dispositivo molto simile al condizionatore ma montato sul tetto (esiste anche portatile), più precisamente nella zona centrale per sfruttarne al meglio le caratteristiche.

Le caratteristiche

Di norma consumano appena 500-600 watt se si considerano quelli più economici.
Hanno prestazioni elevate se acquistati fissi, dal momento che quelli portatili non risultano essere così efficienti e con prestazioni durature nel tempo.

Il motivo di questa fragilità è dovuto al fatto che il motore di questi strumenti, risulta essere più compresso e quindi soggetto a forti pressioni rispetto ad uno esterno.
Funzionano seguendo uno schema molto basico: una serpentina raffredda di continuo l’aria ed espelle l’acqua di condensa in automatico attraverso un tubo esterno.

E’ considerato ottimale per qualsiasi campeggiatore, proprio perché consumando pochi Watt, è sicuramente una buona scelta da fare quando si ha a disposizione pochi Ampère.

Qual è il metodo più conveniente?

In conclusione quindi, si può asserire come convenga molto di più acquistare un condizionatore rispetto a un termosifone per scaldare piccoli spazi e in tempi rapidi.

I suoi vantaggi, come già descritto, sono molteplici e decisamente superiori rispetto a un sistema ad aria calda, che richiederebbe persino maggiore energia per funzionare.

Un suggerimento quindi, potrebbe essere quello di alimentarli attraverso pannelli fotovoltaici posizionati sul tetto del proprio veicolo, così da risparmiare sia in termini economici che di sostenibilità.

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